mercoledì 1 dicembre 2010

La casa di Topolino
(per il mio Piccolo Grande Uomo)


Durante quest'estate 2010, mentre eravamo a casa dei nonni materni, in Sicilia, ogni mattina il Piccolo aveva il suo appuntamento fisso davanti la tv, con una nuova puntata del cartone animato di Playhouse Disney (la Casa di Topolino) e conosceva a memoria tutti i relativi tormentoni: "Tiska, Tuska, Topolino", la parola magica  per far apparire la casa, il "Ticke Tacke Ticketetà..." del ballettopolo... anche se confondeva ancora alcuni personaggi, chiamando Pippo col nome di Pluto e Paperina con quello di Minnie (vabbé... lo fa ancora :-D ma questo qui è irrilevante)!
Quindi, approfittando di questo entusiasmo "stagionale", ho chiesto al mio Piccolo: "Amore... quando farai 3 anni, vuoi che la mamma ti fa la torta di Topolino?" e la sua risposta non poteva che essere un entusiasmante "SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII....!!!".
Intanto, in uno di quei fornitissimi negozietti (quelli che una volta si chiamavano "Tutto 1000", per intenderci) che vendono un po' di tutto, dai casalinghi ai giocattoli, avevo trovato a prezzi stracciati tutto il coordinato in cartoncino per la tavola... che non mi sono lasciata scappare, naturalmente.
Quando, finalmente, si stava avvicinando Dicembre, io mi cominciavo a preparare alla realizzazione di questa grande opera architettonica... perché, consapevole della mia minima esperienza, volevo fare tutto con grande anticipo e con calma, in modo da avere il tempo di affrontare eventuali imprevisti che si fossero presentati in corso d'opera (e, infatti, non mi sbagliavo...!).
Il primo scoglio da affrontare è stato "come realizzare la testa-casa di Topolino"... che doveva essere necessariamente vuota (non potevo certo ricoprire un pandispagna un mese prima e non potevo nemmeno fare una palla di pdz "piena", rischiando che pesasse più di 1 Kg!). La mia (geniale ?!?) soluzione è stata quella di ricoprire una palla di gomma (trovata tra i giochi dei miei figli), eseguento poi un taglio a metà della sfera di pdz, a mò di equatore, in modo da poterla aprire, quando si fosse asciugata bene, per estrarre la palla. Si... proprio un'idea G E N I A L E... un lavoro allucinante... un delirio... e, ovviamente, una volta asciutte, le 2 semisfere non combaciavano più e ce n'è voluta di pdz spalmata tipo stucco per richiudere il tutto e fare in modo che non si vedesse questa enorme "cicatrice equatoriale"...!!! Col senno di poi (cioè con un pò più di esperienza e... qualche puntata del Boss delle Torte!), avrei potuto usare una torta di riso soffiato, modellata a forma sferica, da ricoprire direttamente di pdz e che avrebbe tenuto anche diverse settimane. Ora lo so... se mai mi dovesse capitare di fare un'altra torta simile... ma allora non lo sapevo e, amiche e amici, se non lo sapete neanche voi... prendete nota ;-)
La ricetta per la torta di riso soffiato, in più versioni, si trova facilmente sul web; non mi sento di consigliarvene una, non avendole mai provate, ma se qualcuno di voi ne ha realizzata una e volesse lasciarmi un suggerimento... sarà il benvenuto!
Alla fine, comunque, la testa di Topolino è stato il pezzo che è venuto "meglio"... gli altri pezzi li ho dovuti fare di fretta (e si vede...), anche perché, contemporaneamente, ero alle prese con la realizzazione di questi cupcake, sempre per il compleanno del Piccolo, da portare a scuola. La scarpa-ingresso della casa è stata rifatta ben 2 volte; la prima si è rotta mentre estraevo la forma di cartone dall'interno (anche qui, col senno di poi...). La mano-mongolfiera è venuta bruttina (oltre al fatto che era pesantissima) e, tra le altre cose, il "braccio" che doveva sorreggerla si è sgretolato mentre lo posizionavo sulla torta (ovviamente, perché non aveva avuto il tempo di asciugarsi bene!). Altri elementi della scena (per chi conosce il cartone animato, lo scivolo, la cuccia di Pluto e la casa di Minnie) li ho volutamente "dimenticati", per mancanza di tempo e tutti i personaggi, come si può notare, li ho comprati e NON sono in pdz!

La torta è un pandispagna rettangolare, fatto con la mia solita ricetta, farcito con la famosa crema simil-rocher (ricetta reperibile sul web) e ricoperta di cioccolato bianco fuso (colorato con colorante alimentare verde).
Non sono stata affatto soddisfatta del risultato finale di questa torta, anzi devo dire che è in assoluto la peggiore che abbia realizzato fino ad ora ma l'ho fatta comunque con tutto l'amore che potevo, solo per il mio Piccolo ometto... e ci tenevo che facesse parte del mio blog, perché qui ogni torta, oltre al mero aspetto esteriore, ha un suo "senso"  preciso per me e per la persona a cui è stata destinata, fatto di sentimenti che hanno permesso che da un semplice pezzo di pasta di zucchero venisse fuori una scultura d'amore.