mercoledì 15 giugno 2011

Torta Fashion & Music


Un'amica di una mia amica mi chiede una torta per fare una sorpresa alla figlia, il giorno del suo compleanno. All'inizio, eravamo indecise sul tema: io non conosco la festeggiata e la mamma mi elenca un'interminabile lista di interessi e particolarità che caratterizzano la figlia Sara, partendo dal suo lavoro molto particolare (talent scout per una casa discografica) fino a giungere alla sua “mania” per la manicure, passando per una grande passione per la tromba e un amore particolare per l’India e la Thailandia.
Io sono sempre più confusa, oltre che affascinata, da tutte queste passioni, così diverse tra loro e concentrate in una stessa persona… dovrei trovare una logica che le accomuni tutte e questo non è facile ma mi dà la “carica” per intraprendere la nuova avventura che sarà la realizzazione di questa particolarissima torta!
Dopo una serie di scambi di telefonate (e cambi di programma), optiamo per il tema “musicale”, considerando i numerosi punti in comune tra Sara e il mondo della musica: il suo lavoro, in primis, e la passione per la tromba (a proposito, ancora non mi è chiaro se Sara suona questo strumento o adora solo ascoltarne il suono o… boh?!?).
Decidiamo che proprio la tromba sarà il tema predominante della torta. La mamma di Sara mi racconta, inoltre, che c’è un brano di Mick Jagger - il titolo lo potete leggere scritto sul disco - che lega lei e la figlia e vorrebbe che anche questo particolare fosse riportato sulla torta. E sia... anche un bel vecchio 33 giri di vinile avrà posto sulla torta!
Un tocco “fashion”, poi, è dato dal cappello, per riprendere un’altra grande passione di Sara per quest’accessorio di moda (la mamma mi ha detto che ne possiede tanti, di diversa fattura e colore, ma tutti dello stesso modello, che se non erro si chiama “Borsalino”).

E un tocco mio personale, infine, l’ho voluto dare con il fiore sul cappello: un’orchidea, che è il simbolo della Thailandia.

Il problema non è stato tanto realizzare le varie decorazioni, quanto poi assemblarle sulla torta! La tromba è stata realizzata in 3 pezzi: la parte anteriore (quella conica, per intenderci), il corpo e il “beccuccio” (chissà se si chiama veramente così… Sara e musicisti tutti, perdonatemi!); a parte, poi, ho aggiunto i “tasti”. Alla fine, la tromba è risultata pesantissima e più grande della torta, per cui ho dovuto escogitare un “appoggio” che la reggesse sulla parte anteriore (la più pesante, anche!) non bellissimo esteticamente ma perfetto come soluzione!

Il cappello è stato modellato con un impasto di riso soffiato e poi ricoperto con la pdz. Non ho volutamente messo niente tra l’impasto e la pdz proprio perché, trattandosi di un cappello di stoffa, mi piaceva l’idea che la sua superficie non fosse perfettamente liscia.
L’orchidea l’ho modellata con la stessa pdz utilizzata per il resto delle decorazioni, a cui ho aggiunto del cmc, cercando di stenderla il più sottile possibile: è il primo fiore che realizzo… e si vede… ma passatemi l’inesperienza e anche il fatto che non ho usato la pasta adatta (flower paste) né alcuno stampo o altro attrezzo adatto…

La torta è una chiffon cake, farcita con la mia crema chantilly, fragole e gocce di cioccolato.

Per l’impasto ai cereali, ho sciolto del burro con degli snack al cioccolato tipo Mars e, quando tutto ha raggiunto la consistenza di una crema, ho tolto dal fuoco e aggiunto i cereali, mescolando bene; quando l’impasto si è intiepidito, l’ho versato su un piano di lavoro e modellato con le mani, dandogli la forma del cappello. Purtroppo le dosi per l’impasto ai cereali, presi su un forum in rete, non li ho salvati e, quando sono andata a cercarli nuovamente, non li ho più trovati…

Questa torta è stata, in assoluto, la più travagliata cha abbia fatto finora... mi ha fatto tribolare e sudare freddo, dal momento in cui mi è stata richiesta, durante la realizzazione delle sue decorazioni, fino alla sua consegna e consumazione da parte della destinataria! Ma quando, alla fine, ho ricevuto i complimenti della festeggiata… che soddisfazione…!!! E che sollievo…!!!

L’espressione soddisfatta di Sara, in questa foto, che si gode la sua torta e la tromba mi ha tolto ogni dubbio! (grazie, Sara, per avermi fornito la foto e dato il permesso di pubblicarla!)


Con questa torta partecipo al concorso su Facebook:
"Pasticcioni allo Sbaraglio" di "Pasta di zucchero torte decorate Sweetwins".
Se vi va, potete votarmi entro la mezzanotte del 30 luglio 2011, mettendo “Mi piace” sulla foto n° 163 (“Torta Fashion & Music”), al seguente link:
(x vedere il “Mi piace” sulla foto, dovete prima dare “Mi piace” alla pag. di “Pasta di zucchero torte decorate Sweetwins”).
GRAZIE!!!

domenica 8 maggio 2011

Torta Cuore
Auguri, Mamma...!!!


Siccome sono già diverse settimane che non metto le mani in pasta (... di zucchero!) e temo un'imminente crisi di astinenza da pdz, mi sono detta: "visto che è la Festa della Mamma, perché non preparare una tortina veloce, veloce per festeggiare l'evento?".

Le motivazioni, in realtà, sono anche altre e (sebbene, probabilmente, non ve ne fregherà niente...) ve le elenco qui:
1. testare una nuova ricetta di pan di spagna, che non prevede la preparazione degli albumi a neve, come solitamente faccio io (a malavoglia...!!!);
2. usare la teglia a forma di cuore, comprata quasi un anno fà e mai utilizzata;
3. provare i miei nuovi (in relatà, comprati almeno 6 mesi fà!) stampini ad espulsione per i girasoli, che giacciono pazienti nel mio cassetto degli attrezzi per la pdz, in attesa del loro debutto in società!
4. iniziare il "riscaldamento" per l'imminente (ma non troppo) realizzazione della torta per il compleanno della mia Grande, il mese prossimo (lo so, sono un pò anticipo ma... come si dice: "chi ha tempo, non aspetti tempo" e io voglio essere previdente, perché dovrò modellare un personaggio - che qui NON vi anticipo! - e non so quali e quante difficoltà incontrerò strada facendo...).

I girasoli sono i miei fiori preferiti! Sono semplici, essenziali, country, hanno la  caratteristica tendenza (da cui il loro nome) a girare sempre il capolino verso il sole e, nel linguaggio dei fiori, significano allegria e orgoglio.

Diciamo che, un pò, questi fiori mi rappresentano anche...!!!

Questa volta, armata di utilissimi stampini ad espulsione, fare i girasoli è stata una passeggiata... e in pochi minuti ne ho fatti 5 (ma non tutti sono entrati nella torta!). Poi, mi sono divertita coi coloranti liquidi e il pennello, a dare qualche sfumatura ai petali e alle foglie (per queste ultime, non sono ancora attrezzata di stampini e mi sono dovuta arrangiare ancora con le mie formine per tartellette e finire la modellazione a manina!).

Ho voluto provare questa nuova ricetta di pan di spagna, che ho trovato sul web (chiedo scusa all'autrice, ma non ricordo più il sito...!) e devo dire che sono rimasta pienamente soddisfatta (mi sa che, d'ora in poi, la sostituirò a quella mia), soprattutto perchè il risultato finale è una bella torta soffice e dalla forma molto regolare!

PAN DI SPAGNA
4 uova (ricordate: a temperatura ambiente!)
120 g. di zucchero
120 g. di farina di grano tenero "00" (io, mista ad amido di frumento, 40% circa)

Secondo questa ricetta, non serve montare prima gli albumi a neve, basta sbattere bene le uova intere con lo zucchero, fino ad ottenere un bel composto spumoso e poi aggiungere poco per volta, la farina, amalgamando bene; quindi, mettere il composto in una teglia imburrata e infarinata e infornare (secondo il volere del mio forno) a 170°, per 30 min. circa.
La ricetta originale non prevede l'uso del lievito ma io non me la sono sentita di rischiare e, per non incorrere in brutte sorprese, ho preferito metterne un pò (circa 7 g.).

Ho tagliato il cuore di pan di spagna in 2 strati (che ho bagnato bene con uno sciroppo ottenuto facendo bollire acqua, zucchero e rum e aggiungendo, alla fine, qualche goccia di aroma di vaniglia) e l'ho farcito con la crema senza uova di Marjlet, che ho sempre fatto senza l'aggiunta del burro o, ultimamente, sostituendo il burro con la panna montata; questa volta ho voluto provare la ricetta originale (sebbene ho diminuito un poco le dosi del burro), nella versione "nera" (aggiungendo del cacao amaro) e ho ottenuto una crema davvero buonissima, dalla consistenza vellutata, molto piacevole al palato.

Insomma, eccola qui: una torta fatta col cuore, una torta per me ma dedicata anche alla mia mamma, che è lontana e non potrà assaggiarla e, perché no, anche a mia suocera! E con questa torta colgo l'occasione per fare gli  auguri a tutte le mamme... mamme imperfette, coraggiose, stressate, assonnate, stanche, isteriche, spettinate, incasinate, confuse, illuse e disilluse... mamme che ridono, mamme che piangono, mamme che non sanno cosa fare... MAMME che ogni giorno diamo anima e corpo per le nostre creature, ricevendo puro, semplice e incondizionato AMORE... quanto basta a fare di noi, "semplicemente", MAMME...!!!

mercoledì 13 aprile 2011

Fashion Cake
(io, FASHION...??? Proprio NO...!!!)


Durante i miei girovagare in rete, alla ricerca di nuove idee per prossime ed eventuali torte decorate o solo per il piacere di ammirare quelle meravigliose decorazioni che si possono creare con la pdz e quelle torte realizzate da bravissimi e irraggiungibili cake designer, spesso mi sono imbattuta in queste torte che vengono definite "fashion cakes", per la presenza di decorazioni e accessori ripresi dal mondo della moda, e... come dire... passavo oltre e dicevo: questo non è il genere di torte che piace a me, non ne realizzerò MAI una così...!
Io che di moda non ne capisco molto, io che non seguo la moda, io che non sono neanche lontanamente (ma manco per sbaglio) fashion, io che credo di non aver mai posseduto un capo griffato, io... che il massimo dello shopping è nei centri commerciali, io che adoro tuffarmi e rovistare nelle bancarelle dei mercatini (e più la roba è ammucchiata e incasinata, più mi diverto!)... io, FASHION...??? Proprio NO...!!!

Fu così che un giorno una mia amica (lei, si, very fashion...) mi chede una torta per la sua festa compleanno, una festa tra sole donne e una torta "particolare" per i suoi 33 anni...
"Che cosa potresti farmi?" mi dice... ed io, senza neanche pensarci 2 volte: "che ne pensi di una torta fashion... con scarpina col tacco e..." non avevo neanche finito di parlare che le si illuminano gli occhi... e lì ho capito che avevo proprio centrato i suoi desideri e... definitivamente compromessa la certezza di quel  mio "MAI io realizzerò una torta così".
Ma che dire: mai dire mai... solo gli stupidi non cambiano mai opinione... e chi più ne ha, più ne metta...
Fatto sta che IO... (io, FASHION...??? Proprio NO...!!!) io, realizzerò la mia prima fashion cake! E l'idea, devo ammetterlo, mi piace davvero... sarà una bella sfida con me stessa... (e chissà che ne verrà fuori...?!?)
La mia amica decide i colori (rosa, in due tonalità - una chiara e una più scura - e fucsia) e la farcitura, che deve assolutamente essere con crema chantilly, fragole e gocce di cioccolato; io le suggerisco una chiffon cake;  per il resto, mi dà carta bianca e... piena fiducia (oddio... :-o)
Che responsabilità e che ansia che mi è venuta...!!!
Ma mi sono subito messa all'opera, miscelando colori per ottenere dei toni di rosa che stessero bene assieme, dando il giusto contrasto ai vari elementi della torta: la fatica più grande è stata ottenere il fucsia... non ero mai soddisfatta, continuava a venire un colore tra il bordeax e il vinaccio :-(
Ma, alla fine, cosa ne è venuta fuori...?
Eccola qui, nei suoi particolari... che non sono tanti ma ciascuno di essi è stato curato minuziosamente perché, per chi ancora non lo avesse capito, io sono di una precisione maniacale da fare quasi paura...
Il primo "pezzo" realizzato è stata la scarpetta (che era un vero 37!) prendendo la forma da una soletta (ovviamente nuova, pulita e mai usata!).
La borsetta è stata farcita come la torta "grande" alla base, usando 3 strati di schiffon cake, ritagliata in piccoli rettangoli, più un ultimo strato in alto, "stondato" con un coltello.
E last but not least... non potevano mancare rossetto e smalto.

Beh... che dire, io sono davvero soddisfatta del lavoro fatto... e soddisfatta è stata pure la mia amica e tutti quelli che hanno assaggiato la mia prima fashion cake!
Concorso "LE TORTE di FIORELLA"
Ne approfitto per segnalare che con questa torta, dai toni romantici e molto femminili, partecipo al concorso: LE TORTE DI FIORELLA.
Se volete aiutarmi, potete darmi un voto ("Mi piace") su Facebook, seguendo le istruzioni qui sotto:
1. fare prima "Mi piace" sulla pagina: "Le torte di Fiorella"
2. poi "Mi piace" sulla foto num. 7, andando su questo link
GRAZIE!
N.B. si vota fino al 31 Maggio alle 24:00

martedì 15 febbraio 2011

Il fantastico mondo di Bo
(La mia prima torta a 2 piani...!)

 

Dopo aver preso un pò di dimistichezza con la pdz e la sugar-art e realizzato le torte per il compleanno della mia Grande, del mio Piccolo, parenti e amici (seeee... detto così sembra che abbia fatto chissà quante torte in pdz... e, invece, questa è una passione nata da meno di un anno e con sole 7 torte all'attivo...!)
... dicevo, dopo questo (breve) periodo di esperienza, rigorosamente da autodidatta (leggi: rubando idee dal web e scopiazzando dalle migliori cake-designer... che mi perdonino...!) mi sono detta: la mia bellissima nipotina sta per compiere 4 anni e non vedo lei né la sua mamma (mia sorella!) da più di un anno (loro stanno a Roma, noi vicino Milano!), ho preparato torte x tutti... vuoi che non ne faccia una anche per lei?
E così è deciso: la mia nipotina avrà per il suo compleanno una torta dalla sua zia, fatta appositamente per lei! (e con questa scusa, ne approfittiamo anche per fare una capatina a Roma e una bella rimpatriata di famiglia, dato che sfortuna vuole che io, le mie due sorelle e i nostri genitori abitiamo sparsi un pò per tutto lo stivale, isole comprese, e nessuno di noi nella stessa città!).
L'ultima volta che siamo andati a trovare mia sorella, appunto più di un anno fà, ricordo che mia nipote guardava sempre un cartone animato di una bambina un po' "strana"... dai capelli blu e con un braccialetto "magico", che ballava sempre e poi ti invitava a ballare con lei e il suo draghetto, per ottenere la... "massima Bo-Potenzaaaaaa"....!!! Lei (la bambina dai capelli blu!) si chiama Bo e il suo draghetto Dezzy e, se non li conoscete, potete sapere tutto di loro qui!
Da quando è subentrato il digitale terrestre anche qui in Lombardia, (finalmente...?) anche noi possiamo avere accesso a tutti quei bei canali tipo Boing, Rai-YoYo, Rai-Gulp, ecc. dove si trasmettomo 24 ore su 24 cartoni animati e programmi per bambini (?) - pubblicità inclusa (e vi risparmio i miei pensieri e commenti al riguardo!); fatto sta che il mio Piccolo e la mia Grande, anche loro, adesso adorano Bo e io, costretta a guardare con loro tutte le puntate... beh... anche io sono diventata sua fan...!!! E poi devo confessarvelo: la bambina un pò "strana" è davvero troppo simpatica (inoltre, credo di aver capito perché quel braccialetto, che fa pan-dan con gli elastici che le legano i codini, riesca a darle tanta "Bo-Potenzaaaaaaaa"... quei gadget  dai colori rosso, verde e giallo sembrano proprio arrivare direttamente dalla Giamaica...!!!).

Vabbè, dopo questa lunga (troppo?) premessa, veniamo ai dettagli della
torta.
Per correttezza, devo precisare che la realizzazione delle torte è stato un lavoro a... tante mani... dato che tutti i membri femminili della famiglia ci siamo riuniti in cucina per due giorni consecutivi, contribuendo ciascuno con idee, suggerimenti, supporto morale e supporto concreto nella realizzazione di qualche parte del dolce!
E' stata davvero una bella esperienza, c’era chi impastava la torta, chi girava la crema, chi montava la panna, chi si divertiva a realizzare fiorellini, cuori e farfalle in pdz… 4 "fimminazze" in cucina, forse per la prima volta tutte insieme, a collaborare, chiacchierare, scherzare...
Sono state realizzate due chiffon cake: una di 26 cm. di diam. farcita con crema al cacao; l'altra di 18 cm. con doppia farcitura, uno strato della stessa crema al cacao e uno strato di panna montata. Entrambe le torte sono state ricoperte prima con panna montata e poi con la pdz.

Il mio impegno più pesante, invece, è stato la realizzazione dei due personaggi che hanno iniziato a prendere forma diverse settimane prima, poco per volta, sera dopo sera, notte dopo notte, a casa mia e, manco a dirlo, con vari incidenti di percorso...! La Bo che vedete nelle foto è la “versione 2.0.”… la prima ha avuto uno strano infortunio… la sua testa, una volta finita e in fase di asciugatura si è spaccata… una crepa che si è aperta sotto il collo ed è avanzata, giorno dopo giorno, fino ad attivare all’occhio, aprendo la testa praticamente in due…:-O. Cosa sia successo, ancora me lo chiedo… quale strano processo abbia portato a questa “modificazione genetica” non sono in grado di spiegarlo, anzi, se qualcuna di voi esperte ha avuto un’esperienza simile e vuole illuminarmi… Comunque, grazie a questo episodio, mi sono resa conto di aver cannato le misure di Bo che, una volta assemblata (perché io solitamente realizzo un pezzo per volta, separatamente: testa, busto, arti… e, una volta asciugati, li incollo), sarebbe venuta un colosso… talmente alta da non poter reggere in piedi e talmente pesante che sarebbe sicuramente sprofondata dentro la torta!
Bene… NO PANIC…. si rifà tutto da capo… L
Un solo rimpianto… la Bo “ver. 1.0.” mi piaceva di più, era venuta con un’espressione più dolce…
Dezzy, invece, mi ha dato soddisfazione: dopo la realizzazione della testa (che fatica e quanti tentativi e reimpasti per riuscire a dare un’espressione sorridente al volto), poi il lavoro è stato, si, lungo e impegnativo ma una passeggiata al confronto con Bo! :-D

La ricetta della chiffon cake, con tutti i suggerimenti e i trucchi per una perfetta riuscita, la trovate qui, da dove l’ho presa io, seguendola alla lettera (solo non ho usato il cremor tartaro ma ho aggiunto qualche goccia di limone agli albumi, come suggerito).

Vi do, invece, la ricetta (grazie a mia sorella!) della

CREMA AL CACAO SENZA UOVA
400 ml di latte
300 ml di acqua
200 g. di zucchero
60 g. di cacao amaro in polvere
200 g. circa di farina o amido (o misto)

Ne approfitto per segnalarvi che con questa torta partecipo al CONCORSO: UN POMERIGGIO NEL LABORATORIO DI RENATO.
Se volete aiutarmi, potete dare fino a 2 voti ("Mi piace"), seguendo le istruzioni sotto:
1. fare prima "Mi piace" sulla pagina:  "Silovoglio"
2. poi sulla foto num. 135
3. mettete anche un "Mi piace" su: "LE TORTE DI RENATO"
4. e poi sulla foto num. 130
GRAZIE!

N.B. il CONCORSO si è CONCLUSO (e non ho vinto io...!!!)

sabato 12 febbraio 2011

Una cassata con la camicia
per il compleanno del Papi


Quest'anno anche il Papi, per il suo compleanno, ha avuto la sua bella torta decorata in pdz... non che gli altri anni non gli avessi preparato niente... anzi, non c'è stato anno, da quando ci conosciamo, che non gli abbia festeggiato il compleanno con una torta frutto delle mie manine... ma erano torte "normali", con normale pandispagna, una normale crema e normali decorazioni in panna.
Ora è tutta un'altra storia... e ogni occasione, ormai, è buona per fare prove ed esperimenti con la pdz.
Insomma... io devo acquisire esperienza e i membri della famiglia sono le mie cavie!
;-)
Prima di andare avanti, mi preme fare una premessa:
mi rendo conto che l'aver usato l'appellativo "Papi" non è stata una scelta molto felice, in questo periodo "storico" e viste le recenti vicende politico-scandalistiche avvenute nel nostro Bel Paese... Ora, lungi da me fare qui alcuna disquisizione sull'argomento... stendiamo un velo pietoso su tutta la situazione generale - politica, sociale, morale, ecc. ecc. - italiana... ma anche sui recenti avvenimenti di gossip... e, se proprio vogliamo tapparci la bocca, evitiamo anche ogni battutina di satira.
Sta di fatto che noi abbiamo il nostro Papi e, per quanto la cosa mi faccia venire in mente un altro Papi a me poco gradito, questo è il nostro Papi, inconfondibile, unico, dolcissimo e amatissimo... così lo chiamano i suoi figli e così ho finito per chiamarlo anch'io...

Poiché il nostro Papi compie gli anni appena 3 giorni prima della nostra nipotina e, per quest'anno, si era già deciso che saremmo andati da mia sorella, a Roma, a festeggiare i 4 anni della sua piccola, con la promessa di una torta (vedi qui) fatta da me per l'occasione, il compleanno del Papi è un pò passato in secondo piano... ma ci tenevo comunque a festeggiarlo e a preparargli una bella torta, nonostante avessi davvero pochissimo tempo, tra lavoro, bimbi, l'altra torta e i preparativi per lo "sbarco" a Roma...
Così ho optato per una torta semplice da realizzare ma d'effetto: la torta camicia (che avevo comunque desiderio e curiosità di realizzare, sin da quando l'avevo vista la prima volta, in giro per il web... e quale miglior occasione, ora?)
L'unico punto che mi dava qualche pensiero era il colletto della camicia... avevo visto diverse torte e quasi tutte avevano un colletto davvero brutto... non realistico... che alla fine, finiva per "rovinare" tutta la torta... e io non volevo cadere in quest'errore...

Che faccio, allora? Semplice... cerco sul web il cartamodello del colletto, un cartamodello vero, di quello che si usa in sartoria, lo stampo e lo uso per ritagliare il mio colletto in pdz.
Che dire... l'effetto a me piace molto e sono davvero soddisfatta ;-)

La torta camicia è stata realizzata come una cassata: pan di spagna farcito con crema di ricotta e gocce di cioccolato e ricoperta prima con uno strato di pasta di mandorle e sopra uno strato di glassa reale. La ricetta che ho seguito è quella che trovate qui, anche se il risultato, purtroppo, non è stato lo stesso, per via della ricotta usata: qui in Lombardia non è facile trovare della buona ricotta fresca e mi sono dovuta accontentare di una ricotta pugliese, che è più saporita delle altre ma non ha niente a che vedere con la nostra siciliana, fatta con latte di pecora...

mercoledì 1 dicembre 2010

La casa di Topolino
(per il mio Piccolo Grande Uomo)


Durante quest'estate 2010, mentre eravamo a casa dei nonni materni, in Sicilia, ogni mattina il Piccolo aveva il suo appuntamento fisso davanti la tv, con una nuova puntata del cartone animato di Playhouse Disney (la Casa di Topolino) e conosceva a memoria tutti i relativi tormentoni: "Tiska, Tuska, Topolino", la parola magica  per far apparire la casa, il "Ticke Tacke Ticketetà..." del ballettopolo... anche se confondeva ancora alcuni personaggi, chiamando Pippo col nome di Pluto e Paperina con quello di Minnie (vabbé... lo fa ancora :-D ma questo qui è irrilevante)!
Quindi, approfittando di questo entusiasmo "stagionale", ho chiesto al mio Piccolo: "Amore... quando farai 3 anni, vuoi che la mamma ti fa la torta di Topolino?" e la sua risposta non poteva che essere un entusiasmante "SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII....!!!".
Intanto, in uno di quei fornitissimi negozietti (quelli che una volta si chiamavano "Tutto 1000", per intenderci) che vendono un po' di tutto, dai casalinghi ai giocattoli, avevo trovato a prezzi stracciati tutto il coordinato in cartoncino per la tavola... che non mi sono lasciata scappare, naturalmente.
Quando, finalmente, si stava avvicinando Dicembre, io mi cominciavo a preparare alla realizzazione di questa grande opera architettonica... perché, consapevole della mia minima esperienza, volevo fare tutto con grande anticipo e con calma, in modo da avere il tempo di affrontare eventuali imprevisti che si fossero presentati in corso d'opera (e, infatti, non mi sbagliavo...!).
Il primo scoglio da affrontare è stato "come realizzare la testa-casa di Topolino"... che doveva essere necessariamente vuota (non potevo certo ricoprire un pandispagna un mese prima e non potevo nemmeno fare una palla di pdz "piena", rischiando che pesasse più di 1 Kg!). La mia (geniale ?!?) soluzione è stata quella di ricoprire una palla di gomma (trovata tra i giochi dei miei figli), eseguento poi un taglio a metà della sfera di pdz, a mò di equatore, in modo da poterla aprire, quando si fosse asciugata bene, per estrarre la palla. Si... proprio un'idea G E N I A L E... un lavoro allucinante... un delirio... e, ovviamente, una volta asciutte, le 2 semisfere non combaciavano più e ce n'è voluta di pdz spalmata tipo stucco per richiudere il tutto e fare in modo che non si vedesse questa enorme "cicatrice equatoriale"...!!! Col senno di poi (cioè con un pò più di esperienza e... qualche puntata del Boss delle Torte!), avrei potuto usare una torta di riso soffiato, modellata a forma sferica, da ricoprire direttamente di pdz e che avrebbe tenuto anche diverse settimane. Ora lo so... se mai mi dovesse capitare di fare un'altra torta simile... ma allora non lo sapevo e, amiche e amici, se non lo sapete neanche voi... prendete nota ;-)
La ricetta per la torta di riso soffiato, in più versioni, si trova facilmente sul web; non mi sento di consigliarvene una, non avendole mai provate, ma se qualcuno di voi ne ha realizzata una e volesse lasciarmi un suggerimento... sarà il benvenuto!
Alla fine, comunque, la testa di Topolino è stato il pezzo che è venuto "meglio"... gli altri pezzi li ho dovuti fare di fretta (e si vede...), anche perché, contemporaneamente, ero alle prese con la realizzazione di questi cupcake, sempre per il compleanno del Piccolo, da portare a scuola. La scarpa-ingresso della casa è stata rifatta ben 2 volte; la prima si è rotta mentre estraevo la forma di cartone dall'interno (anche qui, col senno di poi...). La mano-mongolfiera è venuta bruttina (oltre al fatto che era pesantissima) e, tra le altre cose, il "braccio" che doveva sorreggerla si è sgretolato mentre lo posizionavo sulla torta (ovviamente, perché non aveva avuto il tempo di asciugarsi bene!). Altri elementi della scena (per chi conosce il cartone animato, lo scivolo, la cuccia di Pluto e la casa di Minnie) li ho volutamente "dimenticati", per mancanza di tempo e tutti i personaggi, come si può notare, li ho comprati e NON sono in pdz!

La torta è un pandispagna rettangolare, fatto con la mia solita ricetta, farcito con la famosa crema simil-rocher (ricetta reperibile sul web) e ricoperta di cioccolato bianco fuso (colorato con colorante alimentare verde).
Non sono stata affatto soddisfatta del risultato finale di questa torta, anzi devo dire che è in assoluto la peggiore che abbia realizzato fino ad ora ma l'ho fatta comunque con tutto l'amore che potevo, solo per il mio Piccolo ometto... e ci tenevo che facesse parte del mio blog, perché qui ogni torta, oltre al mero aspetto esteriore, ha un suo "senso"  preciso per me e per la persona a cui è stata destinata, fatto di sentimenti che hanno permesso che da un semplice pezzo di pasta di zucchero venisse fuori una scultura d'amore.

venerdì 1 ottobre 2010

Torta Winnie the Pooh


Una mia carissima amica, dopo aver visto le  mie torte realizzate per gli ultimi compleanni dei miei figli,  mi chiede se posso preparare una torta per festeggiare i 2 anni della sua piccolina, con i bimbi del nido- famiglia che lei frequenta, lasciando a me la scelta del soggetto della decorazione.
Le propongo un "classico": Winnie the Pooh (anche se "classico" per me non è, in realtà... dato che non ho tutta questa "anzianità" nelle decorazioni in pdz... per me, questa serebbe la prima...!!!).

Ad essere sincera, la mia proposta è arrivata dopo che un pomeriggio, girovagando per il supermercato, mi sono imbattuta in una confezione di mini-personaggi Disney... piccolini ma perfetti da mettere come decorazione su una torta! Mi sono piaciuti Pooh e i suoi amici e la confezione è "caduta" subito dentro il carrello della spesa!

Devo confessarvi, comunque, che la richiesta mi ha messo un pò di ansia: questa è la mia prima torta su commissione (non fatta, cioè, per uso "familiare") e, a parte la mia amica che conosco ormai da diversi anni, l'avrebbero mangiata altre persone "estranee" e soprattutto bimbetti piccoli, piccoli... non potevo, dunque, sbagliare una virgola... anzi, una briciola...!

Inizio col disegnare (letteralmente, perchè ho fatto proprio un "progetto" sulla carta...) il topper in pdz: la torta è piccolina, quindi non ho molto "spazio" a disposizione ma ufficiente per riprodurre il pic-nic di Winnie e i suoi amici con tanto di torta di compleanno, su cui posiziono le 2 candeline per la piccola festeggiata, e l'albero-casa di Tappo, che risulta davvero molto scenografico!
Che dire, non è stato un lavoro faticoso, dal momento che i personaggi erano già "pronti"... la cosa più impegantiva è stata realizzare l'albero, per il quale ho utilizzato un rotolo vuoto di pellicola trasparente per ottenere la forma del tronco e una coppetta da macedonia capovolta per la chioma, che è stata poi ricoperta dalle foglie, queste ultime realizzate arrangiandomi con una formina per tartellette usata a mò di stampino. La cosa più divertente è stata, poi, sfumare i colori dell'albero (tronco e foglie) con un pennellino e i coloranti liquidi.

Sulla torta vera e propria, invece, la mia amica è stata categorica: doveva essere il più semplice possibile, data l'età della festeggiata e degli altri compagnetti del nido.
Ho fatto, quindi, un pan di spagna (diam. 22 cm, 4 uova, con la mia solita ricetta) farcito e ricoperto con crema bianca senza uova, su cui ho poi posizionato il mio topper in pdz, con Pooh e i suoi amici.

Crema pasticcera senza uova (ricetta della suocera!)
1 l. di latte
350 gr. di zucchero
200 gr. circa di farina "00"
buccia di limone

Le dosi di farina e zucchero sono un pò indicative, nel senso che mia suocera non me le ha sapute dare perché ha sempre fatto questa crema  "ad occhio", quindi le ho quantificate io. Lo zucchero può essere diminuito, in base al vostro gusto personale, così come la farina, a seconda che vogliate una crema più o meno soda (a me, per farcire la torta, serviva MOLTO soda!!!)

In una pentola, mescolare insieme farina e zucchero e versarvi sopra, poco alla volta, il latte freddo facendo attenzione a non formare grumi. Aggiungere un pezzetto di buccia di limone (cercando di taglarla il più sottile possibile, senza prendere la parte bianca che risulta amara!) e mettere la pentola sul fuoco, mescolando energicamente. Appena la crema comincia ad addensarsi, abbassare la fiamma e lasciare cuocere ancora fino alla consistenza voluta, senza mai smettere di mescolare.
Se a cottura ultimata la vostra crema dovesse presentare dei grumi, non lasciatevi prendere dal panico: prendete un frullatore ad immersione e fatelo andare per qualche minuto direttamente dentro la pentola (anche se la crema è ancora bollente!)... vedrete che bella crema liscia e vellutata vi verrà fuori...!!!